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Il Capestrano Ristorante Abruzzese
Ristorante a Milano

Via Gian Francesco Pizzi 14, Milano

Informazioni su Il Capestrano Ristorante Abruzzese Milano


Descrizione

Il localeIl Ristorante 'Il Capestrano' propone una cucina tipica abruzzese, volta alla riscoperta dei piatti genuini e tradizionali della gastronomia regionale.I toni del ristorante sono caldi e studiati punti luce creano un'atmosfera intima ed avvolgente.La cucinaLa cucina abruzzese la si può definire come un insieme di gusti diversi, che si articola attorno ad alcuni tipici piatti principali.Da sempre terra di grande tradizione agricola e pastorale, l'Abruzzo offre a chi lo visita un'ampia scelta di profumi e sapori. Per i primi piatti primeggiano i maccheroni alla chitarra , un La Chitarra impasto di uova e farina di grano duro tirato in sfoglie e tagliate con la "chitarra", un attrezzo tradizionale costituito da un telaio in faggio avente nella parte superiore un'incordatura di fili d'acciaio serrati e paralleli sui quali si pressano le sfoglie con un matterello: si creano così i caratteristici maccheroni alla chitarra di profilo quadrati e ottimi con i tanti sughi tipici abruzzesi (più avanti descritti). Ancora tra i primi emergono i maccheroni alla molinara e i cannelloni all'abruzzese, tranci di sfoglia arrotolati e ripieni di carne mista (pollo, vitello, maiale). Per i condimenti si evidenziano la salsa all'abruzzese , sugo di castrato , ragù di salsiccia , ragù d'oca.A questi si affiancano " sagne e fagioli ", zuppa di fagioli con tagliolini rustici d'acqua e farina, condita con sugo brodoso di pomodoro fresco, aglio, olio e l'onnipresente peperoncino piccante. Tra le cucine zonali, notevoli gli "gnocchi carrati" aquilani, conditi a pancetta, uova e pecorino. Dal teramano emergono le "scrippelle", "crepes" rusticane di atavismo francese, servite "m'busse" (bagnate, cioè in brodo) o usate per costruire sontuosi sformati, conditi con poco ragù, e farciti di fegatini di pollo, polpettine al burro, uova sode e pecorino fresco: le virtù , antica ricetta di verdure che l'usanza vuole si consumi agli inizi di maggio. Fanno degna corona i ravioli ripieni di ricotta con zucchero e cannella, conditi con un denso ragù di maiale; la "pastuccia", stufato di polenta con salsicce, uova e pecorino grattugiato.Nei secondi piatti primeggiano a monte l'agnello, a mare il pesce. L'agnello arrosto, pietanza base rustica e gustosa, ha sapide varianti negli " arrosticini ", esili spiedini lignei con pezzetti di castrato cotti a brace viva; nella Agnello al cotturo , stufato con ricco corteo d'erbe di montagna nel caldaro di rame dei pastori; infine nell' Agnello cacio e ovo , una saporosa rustica fricassea. A questo principe pastorale delle carni fanno corona notevoli piatti di selvaggina - il cinghiale è di casa - e di animali da cortile, talora più rustici, conigli e polli in padella o al forno, con verdure ortaggi, aromi, in un'esplorabile varietà di gusti; talaltra più raffinati, come la galantina o il tacchino alla canzanese di area teramana, piatti freddi con gelatine ricavate dalle stesse vivande, dai sapori molto "alti", insieme netti e morbidi. Il pesce variegato dell'Adriatico ha trovato il suo esito canonico nei tre "brodetti" base, tre varianti con epicentri Giulianova, Pescara e Vasto , dello splendido intingolo, cotto nel tegame di coccio con pomodoro fresco e aromi vari, ricco di suggestioni e sentori marini, con il rialzo finale del peperoncino piccante, qui emergente in luogo del pepe. Altro capitolo inevitabile è quello delle pizze rustiche, dalla pizza di Pasqua (un panettone rustico con formaggio e pepe di area teramana), ai fiadoni chietini, impasti uovo/formaggio ben gonfi cotti al forno in una sottile sfoglia di pasta legata a fazzoletto, alle onnipresenti crostate rustiche, spesso impreziosire dall'involucro di pasta frolla dolce, ripiene d'ogni ben di Dio: uova, salsicce, formaggi freschi, ricotta, verdure, con tutti gli aromi e spezie che fantasia e gusto hanno escogitato. E che dire di salumi e formaggi? Come perdersi le salsicce da spalmare teramane profumate di noce moscata, le salsicce di fegato della montagna agliate e piccanti, o la mirabile ventricina dell'Alto Vastese, grossi pezzi di grasso e magro dalla spalla e dal prosciutto, pressati e maturati con peperone dolce in polvere e sentori di finocchio e peperoncino, all'aria di montagna, nello stomaco essiccato del maiale stesso? O i pecorini e le mozzarelle che costellano valli e colline, da quelli famosi di Atri e Rivisondoli, alle miriadi, freschissimi o sapientemente stagionati, di cui l'appassionato può tracciare a suo gusto una mappa personale? I dolci abruzzesi sono famosi nel mondo: chi non conosce i confetti di Sulmona della ditta William Di Carlo e Pelino Confetti? E il Torrone Nurzia tenero al cioccolato dell'Aquila, tante volte invano imitato? E il Parrozzo Il Parrozzo dell'azienda dolciaria Luigi D'Amico di Pescara, battezzato da D'Annunzio, dall'impasto superbo di mandorle grossolanamente pestate? Ma questi capolavori d'alta pasticceria non facciano tralasciare i dolci tradizionali, spesso sorprendenti, sempre squisiti: le ferratelle , cialde all'anice cotte in una pinza rovente a larghe ganasce scanalate, la cicerchiata , palline di pasta fritte legate a ciambella con miele cotto, il croccante , specie di torrone di mandorle e zucchero caramellato, profumato al limone, i mostaccioli, sostanziosi biscotti addolciti con il mosto cotto; e poi i pepatelli teramani , biscotti di tritello, mandorle e miele ben pepati; e ancora, da Guardiagrele i pesanti amaretti e le aeree sise delle monache, tricorni di pan di spagna alla crema; e da Lanciano i bocconotti con la farcia di mandorle e cioccolato. Una cucina così varia richiede vini adeguati e altrettanto diversificati, che i terreni collinari abruzzesi provvedono a produrre. Tre grandi vini, rosso, rosato e bianco: il Montepulciano d'Abruzzo, vino rosso di pieno corpo cha da giovane è vivo e robusto, invecchiato acquista una nobile e senterosa austeritàil Cerasuolo d'Abruzzo, chiaretto rosso ciliegia (non rosato) ottenuto scremando il capello del Montepulciano durante la fermentazione. A temperatura ambiente o poco fresco fa buon viso a primi piatti e carni bianche, freddo celebra mirabili sponsali con il brodetto rosso di pesce.il Trebbiano d'Abruzzo è un bianco asciutto e armonico, acidulo a ben fruttato, dosato spesso di più stoffa e sostegno dei suoi progenitori settentrionali. Vuole soprattutto pesci (antipasti, arrosti, fritture e brodetti bianchi), ma fa grandi feste anche con primi piatti in brodo o in bianco, a pietanze ben levigate, fritti misti e carni in gelatina.E non solo. Nel Teramano si producono, in piccole quantità ed eccellenti qualità, il Montonico di Bisenti e Cermignano, il Dorato del Sole di Controguerra e il Sammarco di Cologna. Nell'Aquilano, terra montanara, il poco vino è frutto delle grandi valli, soprattutto quella Peligna che produce il Novellino, un rosatello diverso dal Cerasuolo, vinificato a Pratola, Corfinio, Raiano, Prezza e Bugnara. L'altra grande valle, quella del Fucino, è luogo di produzione del Marsicano, un rosso (ma esiste anche in versione bianco o rosato) che val la pena gustare nelle cantine del posto in quanto scarsamente commercializzato altrove.Tra i distillati prodotti con le erbe delle montagne d'Abruzzo troviamo l'ampia produzione di liquori, iniziando dal Punch Abruzzo©, della ditta Evangelista di Sambuceto (CH), il noto e fortissimo Centerbe (72 gradi) della ditta TORO di Tocco da Casauria, a cui si affiancano la genzianella, il nocino e il ratafià a base di amarene. C'è poi l'Amaretto di San Valentino, paese dell'Abruzzo citeriore, ricco di cultura, storia, grande tradizione, e la passione di Monica per l'Arte e sapori d'Abruzzo sapientemente curata con lavorazione artigianale.A questo punto perché non parlare anche della liquirizia di Atri Menozzi De Rosa.La cantinaIl Montepulciano è considerato da diversi anni uno tra i grandi vitigni a bacca rossa d'Italia.Si hanno notizie certe sulla sua presenza in Abruzzo sin dalla metà del ‘700 ed oggi esso rappresenta più della metà della base ampelografica regionale, oltre ad essere il vitigno di riferimento della doc Montepulciano d'Abruzzo, che conta anche la tipologia Cerasuolo.Il vitigno bianco Trebbiano d'Abruzzo dà origine invece all'omonima doc, altra protagonista della storia vinicola della regione.Il territorio abruzzese è naturalmente predisposto alla vitivinicoltura, collocato com'è tra il mare Adriatico e i massicci del Gran Sasso d'Italia e della Majella, nell'ambito dei quali si snodano tre Parchi Nazionali e più di dieci tra riserve nazionali e regionali.Gli imponenti massicci del Gran Sasso e della Majella, siti a breve distanza dal mare, generano forti escursioni termiche tra giorno e notte che, associate ad una buona ventilazione, garantiscono alla vite un microclima ideale per vegetare e produrre uve di straordinaria qualità.Presente da secoli nella Valle Peligna, in provincia dell'Aquila, la viticoltura abruzzese si è sviluppata soprattutto negli ultimi 40-50 anni: è pertanto una viticoltura giovane, specializzata, molto razionale, che ha via via abbandonato le aree più difficili per ridistribuirsi in quelle più vocate della collina litoranea.La vitivinicoltura abruzzese, che rappresenta il comparto di maggiore importanza nell'ambito della produzione agricola regionale, conta su 36 mila ettari di superficie vitata per una produzione annua di 3,8 milioni di ettolitri; la produzione di vini a denominazione di origine raggiunge il milione di ettolitri, oltre 800 mila dei quali sono di Montepulciano d'Abruzzo, 192 mila di Trebbiano d'Abruzzo e 4 mila ciascuno per la doc Controguerra e per il Montepulciano d'Abruzzo “Colline Teramane” che dalla vendemmia 2003 può fregiarsi della Docg.Le aree produttive si concentrano per la quasi totalità nella zona collinare: in particolare, nella provincia di Chieti ricade oltre il 75% del territorio vitato, seguono Pescara e Teramo con circa il 10% cadauna ed infine L'Aquila con meno del 4%.La forma di allevamento maggiormente diffusa in Abruzzo è la pergola abruzzese che rappresenta oltre l'80% del vigneto regionale mentre nei nuovi impianti e reimpianti prevale nella maggior parte dei casi la forma a filare (cordone speronato, cordone libero, gdc).Tra i vitigni più diffusi, come abbiamo già ricordato, troviamo il Montepulciano che viene coltivato su circa 17 mila ettari, con un trend in continua crescita considerato che negli ultimi 2-3 anni oltre il 70% dei nuovi impianti sono stati realizzati con questo vitigno; seguono i Trebbiani con circa 14 mila ettari ed una serie di vitigni tra autoctoni, nazionali ed internazionali quali la Passerina, il Pecorino, la Cococciola e poi Sangiovese, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Merlot.I tre quarti della produzione complessiva di vino in Abruzzo provengono da 40 cantine cooperative (32 delle quali operanti in provincia di Chieti) che unitamente a quelle private compongono un quadro di 160 aziende di trasformazione, 120 delle quali imbottigliano con propria etichetta.

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Informazioni attività

Via Gian Francesco Pizzi 14
Milano MI
025693345
Orari e servizi potrebbero variare

Orari di apertura

Apre alle 19:30
Lunedì
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Martedì
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Mercoledì
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Giovedì
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Venerdì
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Sabato
12:30 - 14:30 | 19:30 - 22:30
Domenica
12:30 - 14:30

Servizi e Caratteristiche

  • Da asporto

Pagamenti

  • Carte di credito

Cucine

Pasti

  • Pranzo
  • Cena

Funzionalità

  • Connessione Wi-Fi gratuita

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Domande Frequenti su Il Capestrano Ristorante Abruzzese

  • Dove si trova ?
    Il Capestrano Ristorante Abruzzese si trova in Via Gian Francesco Pizzi 14, Milano MI
  • Come si raggiunge ?
    Puoi raggiungere Via Gian Francesco Pizzi 14 Milano utilizzando la mappa e le indicazioni stradali fornite da TuttaMilano. La latitudine e longitudine del puntatore su mappa sono: 45.436908500, 9.201985900
  • Che tipo di cucina offre ?
    Il ristorante offre una cucina di carne (steakhouse), italiana, mediterranea, barbecue, steakhouse, zuppe.
  • Quali sono gli orari di apertura ?
    • Il Capestrano Ristorante Abruzzese apre di Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato, Domenica alle ore 12:30

    Per ulteriori dettagli guarda tutti gli orari di apertura.
  • Qual è il numero di telefono ?
    Puoi contattare Il Capestrano Ristorante Abruzzese chiamando il numero di telefono 025693345.
  • Che opinione hanno i clienti ?
    Il Capestrano Ristorante Abruzzese ha ricevuto 929 recensioni con una valutazione media di 4,6 su 5 stelle. Per saperne di più leggi le recensioni.
  • Che tipo di pagamenti accetta ?
    Accetta questi metodi di pagamento:
    • Carte di credito
  • È accessibile alle persone con disabilità ?
    Sì, Il Capestrano Ristorante Abruzzese fa del suo meglio per rendere l'ambiente accessibile alle persone disabili.
    Per ulteriori dettagli ti invitiamo a contattare direttamente l'attività.
4,6/5
Media di valutazione Basato su 929 recensioni

Recensioni di Il Capestrano Ristorante Abruzzese

L'opinione dei clienti su questa attività.
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Personale cortese e competente, i piatti erano tutti buonissimi

Non riesco a trovare neanche un difetto in questo luogo...potessi permettermelo ci andrei tutte le sere a cena...forse se proprio dovessi trovare un difetto è: avete tutto cibo di alta qualità, cucinato a dovere sarebbe una ciliegina sulla torta presentare una passata di pomodoro fatta in casa l ho trovata un po' acida ma veramente una sciocchezza irrilevante...tutto ottimo niente da dire....i ragazzi che servono ai tavoli fantastici...bravo a chi gestisce questo locale

I have travelled the world extensively over 40 years. I ate at all restaurants ranging from pop & mom’s to Michelin three stars. This is my honest review of the restaurant Il Capestrano in southern suburb of Milano next to Fondazione Prada. It serves delicious regional food from Abruzze region (east of Rome) with high focus on lamb, mouton. The grilled lamb meat and the mouton tartar were memorable. Everything was very good. Service was welcoming and professional.

Ristorante davvero di livello, materia prima di alta qualità e servizio impeccabile. Il conto non è esattamente da trattoria ma la qualità di cibo e vini lo giustifica ampiamente

Ristorante con cucina tipica abruzzese, ci siamo trovati benissimo, pietanze che rispecchiano i sapori della mia terra, consiglio vivamente le pallotte cacio e uova e gli arrosticini classici. Un servizio eccellente, i ragazzi disponibili e molto preparati! La carta dei vini non passa inosservata, ma vi è una vasta scelta di cantine con ottimi prodotti di qualità! Ci siamo seduti vicino alla zona griglia e non ho sentito alcun odore fastidioso, anzi, solo profumi provenire dai piatti scelti. Il locale ha un'atmosfera stupenda, unico neo il parcheggio, difficile da trovare. In 3 abbiamo consumato 3 antipasti, 4 primi, costine, un po' di arrosticini, vino, dolce, caffè e amaro, 235 € prezzo onesto per la qualità presentata.

Bellissima location, cibo ottimo! Grazie a Massimiliano per il servizio professionale e simpatico. Torneremo!

Eccezionale! Gli arrostiscini da orgasmo vero. Camerieri preparati e professionali. Ambiente molto accogliente.

Il Capestrano è stata una piacevole scoperta. Il ristorante si trova in una zona leggermente periferica. L'ambiente è molto curato. Il servizio è eccellente. Il cibo è tradizionale, semplice e gustoso. Un'esperienza da ripetere.

Ottimo cibo, personale gentilissimo

Grandissima esperienza culinaria in questo ristorante che, prima di tutto offre delle ottime preparazioni, un’eccellente materia prima e una grande tecnica e conoscenza nel lavorare e armonizzare, soprattutto carni, ingredienti dai sapori decisi. Oltre a ciò, questo è anche un validissimo punto di riferimento per chi avesse voglia di provare la cucina abruzzese al suo meglio! Dopo un’entree gentilmente offerta a base di crema di patata dolce viola sono arrivati i nostri piatti. Io ho apprezzato molto i miei “cazzelletti” (gnocchetti di acqua e farina) di Scanno con cime di rapa, acciughe e peperoncino. A giudicare dalla pulizia e dalla rapidità con cui sono stati divorati i piatti, anche le pappardelle col ragù di cinghiale, i ravioli di ricotta con guanciale e le polpette cacio e ova, dei miei figli e della mia compagna sono da promuovere pienamente. Come secondo, mi devo alzare in piedi e fare una standing ovation, perché il mio piatto della transumanza, uno stracotto di pecora alle erbe era divino. La pecora si scioglieva letteralmente in bocca e la lunga cottura oltre ad averla ammorbidita nella sua consistenza, ne ha anche ingentilito e raffinato i sapori senza alterarne però la sua essenza. Piatto divino. Così come ottimi sono stati gli arrosticini di pecora che ho potuto assaggiare anche nella versione fatta col fegato di pecora. La serata è stata accompagnata da uno Zanna, riserva 2017 di Montepulciano della cantina Illuminati. Davvero bravi e la fama che questo ristorante ha è tutta meritata. Se devo trovare dei piccoli difetti, posso dire, da conoscitore e consumatore di vini dei produttori che hanno in carta, che i ricarichi sulle bottiglie sono un po’ eccessivi.

Arrosticini eccellenti morbidi e profumati di brace

Una bella sorpresa, tutto molto buono con un sapore genuino, ambiente accogliente servizio impeccabile. Un complimento particolare va alla chef per la sua professionalità e bravura.

Sono un abruzzese nato, amo la carne di pecora e provare questo locale a Milano mi ha fatto sentire a casa, la carne è ottima lo sformato sublime il servizio è cortese e amichevole, locale consigliato per chi vuole scoprire ľ Abruzzo senza fare i chilometri è il posto giusto

Ambiente accogliente e chic, servizio attento e gentile! Cibo di qualità e offerta ampia! C'è rapporto qualità/prezzo! Ricotta molle (dolce) molto buona! Serata molto piacevole! Ps. Provate gli arrosticini!

Piatti della tradizione abruzzese ottimi in una location molto bella e particolare

Il Capestrano Ristorante Abruzzese is truly a hidden gem that I recently had the pleasure of dining at. From the moment I stepped inside, I was greeted with a warm and inviting atmosphere. The cozy interior immediately transported me to the heart of Abruzzo. The menu at Il Capestrano is a true celebration of Abruzzese cuisine, and the authenticity shines through in every dish. I started with the antipasto platter, a delightful array of cured meats that we were told to eat in order that set the tone for a delicious meal. The standout for me was the house-made pasta, it was a rich and savory masterpiece, and the meats were very tender and perfectly cooked. The attentive and knowledgeable staff made the dining experience even more enjoyable. They were more than willing to offer recommendations and share stories about the restaurant's history and the region's culinary traditions. To top it all off, the wine list featured an impressive selection of Italian wines, perfectly complementing the flavors of the food. I couldn't resist indulging in a glass of Montepulciano d'Abruzzo, which paired beautifully with my meal. In summary, Il Capestrano Ristorante Abruzzese is a charming restaurant that offers a true taste of Abruzzo in the heart of Milan. If you're looking for an authentic Italian dining experience with exceptional food, friendly service, and a cozy ambiance, this is the place to go.

Tutto molto bene, cibo ambiente e servizio. Piatti della tradizione abruzzese ma rivisitati in chiave moderna, ben presentati e preparati. Menú ampio ovviamente molto focalizzato su ricette a base di carne.

Buonissimo!

Ci torno sempre molto volentieri: si mangiano degli arrosticini davvero divini... Ed anche tutto il resto è molto buono. Il servizio è eccellente!

Ottimo

Eccellente cucina abruzzese , il mio ristorante preferito ❤️

La magia della cucina Abruzzese

Sono stato invitato da un amico. Ottima cena. Buonissimi gli arrosticini e gli spaghetti alla chitarra.

Piatti buoni, tipici abruzzesi. Servizio ok ma un po’ poco umano, come a dire, è professionale commercializzato. Quando bevo l’acqua sento un odore del polvere sul bicchiere. Tutto il resto è ok.

Ambiente molto accogliente. Piatti della tradizione abruzzese molto ben confezionati. Carta dei vini un po’ corta ma di livello.

Ci siamo tornati e i ragazzi sono bravissimi e professionali

Buonissimo locale personale gentile9

Il Capistrano, like the region of Abruzzo itself, is a little out of the way, not near all the big tourist sites, but once you are there, you feel like you discovered something special and aren't sure why everyone else isn't obsessed with it. The food at Il Capistrano represents a fine dining experience of the diversity of Abruzzese cuisine. The wine was delicious, we had the young Montepulciano, and all the courses were exceptionally prepared and presented. We dined during lunch, and even at that time, the meal was well paced and we were given plenty of time between courses. Highlights of our meal were the fussiloni pasta with pumpkin and saffron from Navelli (best saffron in the world) and the homemade panettone with Chantilly cream for dessert. All said, this is a gem of a restaurant that represents a highlight of regional Italian cuisine. I highly recommend giving it a try.

Ambiente molto accogliente e curato nei particolari. Personale gentile, disponibile ed attento nel servizio. Cibo veramente buono, tutta la carne alla brace è divina. Carta dei vini non esaltante ma i diversi tipi assaggiati sono stati tutti di livello. Scoperto per caso è ora punto di riferimento.

Ottimo ambiente, molto curato, personale rapido, molto cortese e competente. Piatti tradizionali abruzzesi con grande attenzione alle materie prime e alla presentazione, e carta dei vini adeguata alla situazione. Unico neo i prezzi decisamente importanti.

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Recensioni aggiornate al 01/05/2024