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Parrocchia S. Giovanni Bono
Chiesa a Milano

Via S. Paolino 20, Milano

Informazioni su Parrocchia San Giovanni Bono Milano



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Informazioni attività

Via S. Paolino 20
Milano MI
028438130
Orari e servizi potrebbero variare

Orari di apertura

Apre alle 18:00
Lunedì
08:30 - 09:00
Martedì
08:15 - 09:00
Mercoledì
18:00 - 18:45
Giovedì
18:00 - 18:45
Venerdì
18:00 - 18:45
Sabato
18:00 - 19:00
Domenica
08:00 - 09:00 | 10:30 - 11:30

Servizi e Caratteristiche

Mappa

Domande Frequenti su Parrocchia S. Giovanni Bono

  • Dove si trova ?
    Parrocchia S. Giovanni Bono si trova in Via S. Paolino 20, Milano MI
  • Come si raggiunge ?
    Puoi raggiungere Via S. Paolino 20 Milano utilizzando la mappa e le indicazioni stradali fornite da TuttaMilano. La latitudine e longitudine del puntatore su mappa sono: 45.430930500, 9.162110900
  • Quali sono gli orari di apertura ?
    • Parrocchia S. Giovanni Bono apre di Lunedì alle ore 08:30
    • Apre di Martedì alle ore 08:15
    • Apre di Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato alle ore 18:00
    • Apre di Domenica alle ore 08:00

    Per ulteriori dettagli guarda tutti gli orari di apertura.
  • Qual è il numero di telefono ?
    Puoi contattare Parrocchia S. Giovanni Bono chiamando il numero di telefono 028438130.
  • Che opinione hanno i clienti ?
    Parrocchia S. Giovanni Bono ha ricevuto 286 recensioni con una valutazione media di 4,2 su 5 stelle. Per saperne di più leggi le recensioni.
4,2/5
Media di valutazione Basato su 286 recensioni

Recensioni di Parrocchia S. Giovanni Bono

L'opinione dei clienti su questa attività.
ALTRE INFORMAZIONI
19 giorni fa su Google

L'architettura di questo posto è fantastica.

1 mese fa su Google

Ora è qui che dovrebbero essere usate affermazioni come "una vera gemma nascosta di Milano". Si tratta di una delle chiese più interessanti (se non addirittura LA più interessante) della città, almeno dal punto di vista architettonico e spaziale. Ha una forma unica che è allo stesso tempo accattivante (e per estensione certamente ingannevole), ma anche genuinamente ben utilizzata e che si appoggia coraggiosamente ad essa per creare un interno accattivante, ma comunque rispettoso e tranquillo. È ben integrato nell'ambiente circostante, essendo sia il punto di riferimento centrale, ma anche parte della piazza che lo fronteggia e lo incornicia. L'intera zona, tranquilla e lontana dal caos del centro di Milano, rappresenta il giusto equilibrio tra umile monumentalismo e spazio di riflessione inclusivo. L'illuminazione all'interno della chiesa è sorprendente, con un'organizzazione semplice ma calcolata ed efficace che fa impressione, ma non sovrasta la scena. I semplici muri di cemento e la spaziosità intenzionale la bilanciano con il respiro e le conferiscono il suo impressionante senso di scala. Dà sicuramente vibrazioni di Le Corbusier e ricorda la sua Notre-Dame du Haut a Ronchamp con i suoi interni e l'uso di colori e aperture, e sebbene entrambe siano vicine nelle date di costruzione, ciò non toglie nulla alla natura impressionante di questa chiesa, se non altro, è solo una buona opportunità per vedere altri grandi esempi di architettura modernista e brutalista e alcuni degli approcci più innovativi e fuori dagli schemi su come alcuni vedono come potrebbe apparire e sentirsi uno spazio religioso. Ovviamente come persona non religiosa, non sono un esperto di ciò che accade nella chiesa stessa, ma dirò che ho visto più coinvolgimento sia da parte delle persone presenti alla funzione sia da parte di coloro che erano lì per ammirare l'architettura (come me), rispetto a quanto vedo di solito nelle chiese di Milano. Penso che gli orari di apertura stranamente "eccentrici" e limitati giochino sicuramente un ruolo in questo, ma in generale si aggiungono anche all'interesse e al sentimento "esclusivo" che sentivo di essere affezionato ad esso. Tutto sommato, non dirò che dovrebbe essere un punto fermo nel tuo itinerario di visita a Milano se sei lì per un breve periodo, ma se vivi qui, o se hai il minimo interesse per l'architettura (in particolare il modernismo e il brutalismo degli anni '60), -o se semplicemente hai tempo, -penso che valga più che la pena visitarlo.

2 mesi fa su Google

Un esempio sorprendente di architettura sacra moderna. La Chiesa di San Giovanni Bono colpisce subito per la sua forma unica: da davanti ricorda una piramide, di lato sembra una tenda. Progettata da Arrigo Arrighetti nel 1968, è costruita in calcestruzzo a vista, con piccole finestre colorate che creano suggestivi giochi di luce all’interno. L’ambiente è raccolto, accogliente e ricco di significato simbolico. Un luogo poco conosciuto ma assolutamente da visitare, soprattutto per chi ama l’architettura contemporanea.

4 mesi fa su Google

È una delle mie architetture moderne preferite a Milano. Situato in periferia. Perfetto esempio di architettura brutalista e una grande immagine di simbolismo. Le luci e il movimento all'interno creano una nuova esperienza spirituale. La struttura piramidale monolitica ti regalerà un'esperienza unica.

5 mesi fa su Google

L’architetto Arrigo Arrighetti progettò la Chiesa di San Giovanni Bono a Milano seguendo un linguaggio architettonico innovativo e sperimentale, tipico della sua produzione negli anni ’60. La chiesa fu completata nel 1968 e si distingue per alcune caratteristiche uniche: 1. Struttura e Materiali • L’uso predominante del cemento a vista (brutalismo), che dona alla chiesa un aspetto solido e austero. • Struttura moderna con un’architettura scultorea che enfatizza forme geometriche dinamiche. 2. Forma e Copertura • La chiesa ha una caratteristica copertura a vela, che crea un effetto di movimento e leggerezza nonostante il peso del cemento. • La pianta è asimmetrica e articolata, riflettendo l’idea di uno spazio liturgico che avvolge la comunità in preghiera. 3. Illuminazione e Atmosfera • L’illuminazione naturale è studiata per creare effetti suggestivi, con tagli di luce che filtrano attraverso aperture strategiche nelle pareti. • L’interno è semplice e spoglio, per favorire la meditazione e la concentrazione spirituale. 4. Inserimento nel Quartiere • La chiesa è situata nel quartiere Sant’Ambrogio, una zona di edilizia popolare progettata dallo stesso Arrighetti. • Il complesso parrocchiale è pensato come un centro di aggregazione per la comunità, con spazi funzionali per attività sociali e religiose. Questa chiesa è considerata un esempio significativo dell’architettura brutalista italiana, con un forte valore sia estetico che sociale.